Gli anni delle foto “Usa e Getta”
Se pensiamo bene all’evoluzione della fotografia, nata (da ciò che ci dicono i libri) nel 1839 ma presente già su lastra nel 1826 ad opera di Joseph Nicéphore Niépce, e utilizzata dall’uomo per ritrarre momenti di particolare importanza, in cui gli unici colori in essa usati erano il bianco e il nero, ci accorgiamo che oggi con l’era degli Smartphone e di Internet, una “foto” viene fatta principalmente per pubblicarla sui Social Network. La Fotografia non è più quel “documento”, quella magica cartolina che mostra un istante del mondo reale catturato dal flusso continuo del tempo per essere ricordato “sempre”. Oggi la durata di una foto (lasciata morire in digitale) è di circa 48 ore, giusto il tempo di conquistare qualche like, per poi venir messa nel dimenticatoio della galleria. Al giorno d’oggi non siamo portati a stampare molte foto e questo è un vero e proprio paradosso! Perchè prima dell’avvento del digitale, una famiglia media di 4 persone scattava 250 foto all’anno, le quali venivano stampate tutte (scure,chiare,sfocate o mosse) ! Calcoliamo invece quante foto vengono scattate all’anno oggi da tutti noi…numeri impressionanti che non stiamo a commentare. Oggi le foto, scattate con i cellulari restano li, quasi inermi, consumano solo la memoria dei nostri telefonini e sono talmente tante che non ce ne sarà una che sarà ricordata fra qualche anno! Mi piace pensare alla foto stampata come ” Il Custode della Nostra Memoria “, quella chiave magica che estratta dal cassetto apre letteralmente le porte della nostra memoria, facendoci ricordare e rivivere quel momento impresso nella pellicola che guardiamo. Ah sapevate che molti ricordi del passato, molte immagini di noi che riusciamo a movimentare e focalizzare nella mente sono prodotte grazie alle fotografie che abbiamo visto da piccoli o che abbiamo dentro i nostri album? Già, perchè come dice Ferdinando Scianna (uno dei più grandi fotografi Italiani) il migliore destino che potrebbe avere una fotografia è quello di finire dentro un Album; così non solo la foto è “racconto e memoria” ma l’album diventa un vero e proprio libro con la favola della nostra vita.
Altra riflessione, guardando una foto cartacea del passato non si ha sempre l’impressione che si stava meglio prima? Se tutti voi avete questa sensazione vuol dire che ci fa stare bene rivedere i nostri ricordi e rivivere i momenti del passato; ed oggi il “passato” è già dopo un giorno, dopo una settimana invece è già un’eternità! La colpa? la vita frenetica di oggi, a cui siamo sottoposti.
Quindi scattare prevalente con il telefonino è senz’altro comodo, utile, ma abbiate cura di stampare almeno quelle foto che pensate valga la pena ricordare (domani, fra 1 anno , fra 20, 50, 100 anni!). Date nuovamente valore alla fotografia stampata, pensandola come appunto il custode della vostra memoria o il mezzo “tangibile” su cui far salire i vostri figli per la scoperta di un mondo fantastico del passato, che vivranno grazie all’immagine su carta; credo che possiamo riprendere le abitudini che avevamo diversi anni fa, in quel tempo in cui ogni Ricordo veniva racchiuso in una classica stampa fotografica 13×18, per poi, andarlo a rivivere sfogliando il cosiddetto “album dei ricordi” (per l’appunto) insieme ai propri affetti più cari!
Se riflettiamo infatti…ogni persona è legata ai ricordi…ed ogni ricordo è legato ad una fotografia!
(Arianna Savone)