Wedding Marco & Imma

Oggi vi voglio parlare di un rito molto speciale che si fa nel giorno del matrimonio, il cosiddetto ” Rito della Sabbia “.
Cosa è il ” Rito della Sabbia ” ?
Esso è un rito molto romantico e suggestivo, le cui origini sono antichissime e risalgono alle tribùnativo-americane e hawaiane, popolazioni che si sposavano non in edifici sacri come le chiese moderne ma semplicemente in spiaggia, sulla sabbia.
In tale rito gli sposi, durante la celebrazione del matrimonio uniscono 2 vasetti di sabbia di colori differenti in un unico vaso grande; qui la sabbia si amalgama pur mantenendo le due colorazioni originali, rappresentando così l’unione degli sposi, la futura vita insieme di due elementi, due anime che un tempo erano separate diventando un tutt’uno. Il vaso verrà infine chiuso dagli sposi per conservarlo nella loro casa.

Il ” Rito della Sabbia ” si può fare sia durante la cerimonia civile all’americana, presso la location scelta per le nozze, sia durante la cerimonia religiosa, se si ottiene l’approvazione del parroco.
E’ importante dire che per fare ciò, gli sposi devono scegliere una canzone o una musica a loro cara, da mandare durante il rito; munirsi di 3 vasi: 2 piccoli e 1 grande; e soprattutto della sabbia di diverso colore, per lui e per lei.
Il design dei vasi è a scelta degli sposi, i quali possono scegliere ciò che vogliono, andando da vasi classici a quelli moderni, da quelli in vetro a forma di cuore a quelli con conchiglie che ricorda il tema mare o ancora a quelli personali con le iniziali del loro nome e la data delle nozze, per ricordare il giorno più bello della vita.

Autore: Arianna Savone

Il design dei vasi è a scelta degli sposi, i quali possono scegliere ciò che vogliono, andando da vasi classici a quelli moderni, da quelli in vetro a forma di cuore a quelli con conchiglie che ricorda il tema mare o ancora a quelli personali con le iniziali del loro nome e la data delle nozze, per ricordare il giorno più bello della vita.
fotografo campobello, fotografo campobello, fotografo campobello.